I fumetti della Marvel , e precisamente
"Il mitico Thor" della
Marvel-Corno anni settanta , mi fece conoscere fin da bambino
la mitologia.In appendice agli albi da
200 lire c'erano storielline di 5 tavole al massimo , disegnate naturalmente da
Jack Kirby , che prendevano spunto da racconti della mitologia nordica; con largo uso di "licenza poetica", di volta in volta ci presentavano la giovinezza del dio del tuono, la sua diatriba con il fratellastro
Loki, l'amico
Baldr, il custode
Heimdall, tutti personaggi pescati dall'
"Edda" di Snorri, poema del 12oo ispirato agli
Asi e ai
Vanir del
Vahalla.I personaggi principali ,
Thor, Hogun , Frandall e Volstragg, costituiscono poi a loro volta una sorta di
Quattro moschettieri di Dumas, coinvolti nella difesa della loro sacra città Asgard proprio come Dartagnan & compagni erano impegnato nella guerra contro gli inglesi.
Essi poi varcheranno i confini della città dorata, incontrando draghi (
Fafnir, altro poema mitologico,
"Sigfrido")
, Ciclopi
("Odissea") , Maelstrom, alveari di trolls volanti e chi più ne ha più ne metta.
L'allegra banda finirà le sue avventure nella mitica città di
Xanadù , dove Lee & Kirby miscelano le storie nordiche con quelle delle
"Mille e una Notte", e precisamente quella del
"Ladro di Bagdad", con un
genio gigantesco non dissimile da quello che, per chi l'ha mai visto in tv, si trova nel film del 1941, appunto il
Ladro di Bagdad, concludendo in bellezza con una titanica battaglia campale con i
"40 Cavalieri di Satana", demoni a cavallo che , manco a dirlo, si ispirano ad
"Alì Baba e i 40 ladroni".Insomma, per un ragazzino di 9 - 10 anni tutte quelle pagine fitte di personaggi pittoreschi e di creature possenti era miele per gli occhi, dove ancora non potevo capire dove stava il mito, dove si fondeva la fiaba e dove proseguiva l'immaginazione degli autori.
Da un vecchio schizzo di Jack Kirby, che cercherò di inserirlo prossimamente, ho elaborato il personaggio qui soprastante, fondendo alle sue spalle un collage di maschere mitologiche di popolazioni di tutta la terra; L'inchistratura, l'elaborazione grafica ed i brillanti colori sono, ovviamente di
Stevanato Renato ed è una tavola apparsa alla
mostra Tributo su Jack Kirby del 2004 a Treviso.
Un omaggio fatto con il cuore a quelle 5 pagine in appendice da chi ha quegli occhi ancora impiastricciati di miele.